Password sicura, come fare? Questa la domanda che tutti coloro che subiscono una violazione della propria email o di altri servizi online si fanno. Dopo, però. Mentre questo è un quesito che occorre porsi ogni volta che ci si iscrive ad un servizio online. Ogni volta che si fa ”login” e si preme invio.
Cosa ci vuole per creare una password sicura? Che sia in grado di reggere ai tentativi di violazione da parte chi chicchessia? Innanzitutto un pizzico di scaltrezza, tentando di non fornire noi stessi la chiave di interpretazione della nostra sicurezza.
Ciò significa che qualsiasi termine che abbia a che fare con noi, con le nostre abitudini in rete o con i nostri dati anagrafici va bandito dalle password. Ogni elemento che possa ricondurre ad associazioni fra quel che postate sui social, per esempio, e la password è il nemico giurato di una password sicura.
Insieme, ovviamente, al nome e cognome. E alla ormai famigerata data di nascita. Inserire questi due elementi significa spalancare le porte a chi vuole entrare.
Tempo fa abbiamo parlato delle peggiori password del 2018: già da quel che emerge dal report ci si può accorgere che la fantasia è patrimonio comune. Ma al contrario.
Le peggiori? “123456” e “password”. Più facile di così si muore, si potrebbe dire. E non senza qualche ragione. Ma non basta, perché quest’anno ci troviamo davanti ad alcune chicche come ”donald” con chiaro riferimento al presidente USA.
PASSWORD SICURA: COME FARE?
Ma come fare per costruire una password che sappia resistere agli attacchi o rendere la vita difficile a chi prova a violarla? In questo capitolo delle nostre GUIDE vedremo qualche consiglio utile.
Bisogna essere strategici, oltre che scaltri. Chiediamoci: quale password proverebbe, conoscendomi, qualcuno che voglia violare la mia mail? O il mio account Facebook?
Eliminiamo nome, cognome, data di nascita, passioni conclamate (sport, musica, film…) e da lì possiamo partire con il primo consiglio:
- Usare sempre una combinazione di lettere maiuscole e minuscole – E’ un primo passaggio al fine di rendere più complessa la password. Meglio se le maiuscole si trovano all’interno delle parole.
Detto questo possiamo passare al secondo consiglio della strategia per la realizzazione di una password sicura, ovvero l’implementazione di punteggiatura e dei caratteri speciali.
- Usare sempre elementi di punteggiatura/caratteri speciali – Il secondo passaggio per rendere più sicura la password. Inserisci punti e virgole, magari fra una parola e l’altra. E/o caratteri speciali.
Ora passiamo al terzo consiglio, che richiama direttamente quel che ci siamo detti più sopra: l’uso di elementi che colleghino la password a ciò che postiamo o seguiamo.
- Non usare nomi di celebrità o di personaggi famosi – Il terzo passaggio che possiamo utilizzare è quello di non comporre mai password con nomi o cognomi di personaggi famosi, specie se del momento.
Qui entriamo nella dimensione della capacità di assegnare ad ogni servizio una password diversa. Elemento decisivo per proteggere la serie di dati che teniamo in dispositivi o portali.
- Una password diversa per ogni portale, applicazione o dispositivo – Il consiglio è avere una password differente per ogni elemento che richieda una login. Almeno se viene attaccato uno di questi, gli altri saranno al sicuro.
Infine il consiglio forse più importante, almeno ora che questo meccanismo è a disposizione in moltissimi servizi e dispositivi.
- Utilizzare, dove disponibile, il sistema di autenticazione a due fattori – Questo sistema permette di sbloccare il dispositivo o aprire un’app solamente alla seconda conferma. Che di norma si pone sotto forma di domanda o di riferimento a elementi che solo l’utente proprietario può conoscere.
LA TUA PASSWORD SEI TU!
In conclusione occorre ricordare una cosa: al di là di ogni tecnica per carpire una password, come ne vengono utilizzate da malitenzionati per violare email o servizi, il primo tutore della propria sicurezza siamo noi.
Noi siamo la nostra password. Più ci impegneremo nel renderla complessa meno saremo esposti a pericolo. Meno ce ne preoccuperemo, più saremo esposti.
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