Le poesie in romanesco non toccano solamente i sentimenti come l’amore, l’amicizia oppure l’autostima e la consapevolezza: ma anche momenti difficili come la perdita di qualcuno che amiamo. Come un parente, o un papà per esempio.
Una figura che si delinea nella vita dei figli come una colonna, un pilastro a cui appoggiarsi sempre. Nelle gioie e nelle difficoltà. Ed è con una di queste poesie in romanesco che si può dare voce ai sentimenti più reconditi. A quei momenti e pensieri che si intrecciano quando lo perdiamo.
Quando diciamo ciao per l’ultima volta, e nella mente si delineano i contorni di un dolore profondissimo. La ferocia di una perdita spesso incolmabile, come quella di una mamma.
Ecco a cosa servono le poesie in romanesco, a far parlare le emozioni e le sofferenze con una lingua tutta loro.
”Ciao papà”
Te manca già
Pure si so tre secondi che sta dellà
Ce lo sai bene che te viene a mancà
‘N amico co’ cui parlà
Perché chiamallo solo padre te pare poco
La vita, ce lo sai, nun è ‘n gioco
E te mancheno pure le cinquine
E de ‘sto momento nun vedi più la fine
Aripenzi alla carezza che te sei scordato
E t’ariprometti che ogni giorno che Dio ha mannato
Er penziero t’ha da rimbombà ‘n capoccia
Come ‘n piatto che se scoccia
Ma che j’è venuto ‘n mente
Lasciatte ‘n mezzo a tutta ‘sta gente
Ma ce lo sapeva che t’ha fatto er core tosto
Sinnò sarebbe arimasto a ogni costo
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