Scrivere fa bene per una serie infinita di ragioni. Scriviamo da sempre. Scriviamo le cose più disparate, spesso anche solo per comunicare con noi stessi. Per mettere su carta quel che a parole magari non riusciremmo a dire. Oggi nell’era dei social e della messaggistica istantanea scrivere è divenuta un’attività costante, sebbene con modalità diverse e, purtroppo, erodendo il tempo dei rapporti umani diretti.
Dei benefici dello scrivere, fra cui per esempio liberare se stessi da pesi emotivi che a parole non riusciamo a scaricare, abbiamo già parlato in questo articolo. In un momento di difficoltà e di isolamento forzato a causa dell’emergenza Covid-19 (o coronavirus come siamo abituati a chiamarlo), scrivere può aiutarci.
Scrivere fa bene, troviamo il tempo
Abbiamo (nostro malgrado) tempo, dunque usiamolo per fare cose interessanti. Leggere, ascoltare musica, parlare con i nostri cari. E, perché no, scrivere. Avete mai pensato a quanto scrivete ogni giorno, digitando messaggi nello smartphone o post sui social? Moltissimo.
Provate a contare le parole e vi accorgerete che nei tantissimi messaggi e post social avrete scritto più di quanto vi sareste mai immaginati. E ora un altro piccolo esperimento; scorrete tutti i messaggi e i post, e fate attenzione a quanto di voi e della vostra vita avete messo là dentro.
Usiamo ancora una volta una frase famosa per indicarci la via da seguire; stavolta ci affidiamo alle parole di William Wordsworth:
”Riempi il tuo foglio coi respiri del tuo cuore”
Perché nonostante la quotidianità ci imponga un limite di caratteri, velocità nel comunicare e nel dire, oggi abbiamo tempo e possiamo prenderci del tempo. Per noi e per esternare ciò che abbiamo in testa e magari nel cuore.