Semplice non vuol mai dire facile, specie quando ci mettiamo il cuore. Questo il significato profondo di un’altra delle mie poesie d’amore in romanesco, intitolata ”E cose semplici”. Di tutte quelle che finora ho pubblicato qui e sulla mia pagina Facebook ‘”Emozzioni Buciarde”, la gran parte parla di passioni, amori, sofferenze, desideri.
Perché di questo sono fatti gli esseri umani: di emozioni belle e brutte, di sensazioni e pensieri ricorrenti. Di vittorie e sconfitte, di partite mai giocate e di sogni inconfessabili. Con le mie poesie d’amore in romanesco ho provato e provo a dare forma a queste emozioni, in cui ognuno di noi almeno una volta nella vita è incappato.
”E cose semplici”
Guarda che semplice nun vor dì facile,
anzi, più te pare semplice
e più è difficile da fà.
Come dì a quarcuno quello che c’hai ner core.
Quanno parli a o specchio sei er mejo,
poi quanno t’a trovi davanti, te ‘mpappini.
Eppure sò proprio quelle e cose più belle,
A diventà rossi pe ‘n complimento,
a sentisse tremà le mano,
a nun riuscì a guardà nell’occhi pe la vergogna.
E cose semplici sò quelle più rognose,
perché sò quelle che ce devi mette ‘r core.
Photo – Pixabay