Er più forte, una delle mie poesie sull’amore in romanesco. Stavolta sui battiti del cuore che regaliamo a chi amiamo. Quei battiti irripetibili, che una volta regalati non tornano più indietro. Battiti di quando si era felici, di quando tutto pareva inondato di luce.
Di quando tutto il resto appariva privo di sostanziale importanza, perché il continuo pulsare dei battiti permetteva di vivere quasi senza l’impellenza di mangiare o di respirare. Er più forte, quel battito pieno di ricordi di felicità, che regaliamo a ”quella” persona. E non ad un’altra.
Una delle mie poesie in romanesco, parte di quei piccoli estratti di quotidianità che si possono trovare raccolte sulla mia pagina Facebook e QUI. Riflessioni sulla vita, sull’amore e sulla nostalgia. Sulla sofferenza e sul futuro.
”Er più forte”
Quanti battiti fà n core n vita sua?
A metteli tutti su o stesso piano
è n erore imperdonabbile.
Perché i battiti sò tutti diverzi.
E quanno decidi da regalanne quarcuno o devi sapé.
N te sbajà mai, ascorta bene prima da fà er fiocco.
Perché na vorta mpacchettato, è fatta.
Si se lo merita, nun je regalà n battito quarziasi.
Ma er più forte, de quanno te pareva de morì de felicità.
N battito regalato n torna mai indietro.
E ogni vorta che sarai felice, soriderai.
Perché t’aricorderai a chi l’hai regalato
Photo – Pixabay