Oggi voglio pubblicare una delle mie poesie sulla solitudine in romanesco, per raccontare una condizione che moltissimi di noi nella vita hanno vissuto. Ci si sente spesso soli quando si viene lasciati, quando si perde qualcuno di particolarmente importante, quando si vive una separazione.
Ci si sente soli anche in mezzo a molti, quando si è in compagnia. Perché ci si sente mancare un pezzo, quello che pareva completarci. La solitudine è una sensazione forte, a volte totalizzante della condizione umana del momento, capace di lasciare indietro qualsiasi altra cosa.
Oggi quindi pubblico ”Ar posto mio”, una delle mie poesie sulla solitudine in romanesco che si possono trovare raccolte sulla mia pagina Facebook e QUI. Piccoli estratti di vita quotidiana, di sensazioni tutte umane a cui la poesia, spesso, riesce a dar voce.
”Ar posto mio”
Che faresti ar posto mio?
Ce staresti male?
Forze sì, forze no.
Fatto sta che io me sento perzo,
mentre te chissà ndo stai.
Chissà co chi stai,
ma tanto conta zero.
Te posso penzà all’infinito,
ma nun cambia gnente.
Io me vedo così,
pure n mezzo a mille.
Riesco solo a sta muto,
pe nun disturbà r penziero de te.