Poesie di Maggio, un mese particolare. Che non è ancora estate, ma non è quasi più primavera. Un mese interlocutorio, ancora di più oggi quando siamo alle prese con l’isolamento sociale. Maggio è un periodo da attraversare passo dopo passo, un giorno dopo l’altro per arrivare ad assaporare un ”mondo” nuovo.
Fatto di nuovo di profumi, di colori e di sole. Ho pensato allora a delle Poesie di Maggio, per raccontare con il dialetto romanesco la ”stranezza” di questo mese intermedio. Che porta con sé una parte di noi, per donarcene un’altra rinnovata. Ecco dunque ”Er mese strano”, una poesia sul mese di Maggio in romanesco fra le tante che si possono trovare raccolte sulla mia pagina Facebook e QUI. Piccoli estratti di vita quotidiana, di sensazioni tutte umane a cui la poesia, spesso, riesce a dar voce.
”Er mese strano”
Maggio è come n ponte,
fra a primavera profumata
e l’estate piena de sole.
Ce riflette n po’ tutti,
attaccati come semo ar passato.
Pure si volemo sempre r futuro.
N mese strano Maggio,
n mese de passaggio, quasi n cammino.Photo – Pixabay
Sta tutt’a noi aprisse ar sole,
lasciannose ae spalle le ncertezze.
Quell’ombre scure,
ricordo nzistente der passato.
Photo – Pixabay