Ci troviamo di fronte ad un tramonto e sognamo. Sempre. Ne guardiamo i colori e anche se li abbiamo visti mille e mille volte, quella ci pare sempre come la più bella. Guardiamo i colori del cielo, ma stiamo guardando i colori del nostro cuore. E sono proprio quei colori che mi ispirano quando scrivo poesie sul tramonto in romanesco.
Ogni tramonto è diverso, ogni sfumatura racconta un nostro stato d’animo. Un pensiero ricorrente, una persona perduta o una mai incontrata; ogni combinazione di colori ci riporta ai desideri profondi, a ciò che vogliamo veramente. Sognamo ad occhi aperti, nella speranza di poter un giorno vedere quel tramonto con qualcuno che amiamo.
Quei colori unici, che diventano i più belli quando ci sediamo e lasciamo andare la nostra fantasia senza freni. Senza le inibizioni del quotidiano, senza le catene che una realtà sempre più effimera ci impone. Ecco quindi ”I colori der core”, una delle mie poesie sul tramonto in romanesco.
”I colori der core”
Ho visto certi tramonti,
che te li vorei raccontà.
Speciarmente uno, che nun torna più.
Che c’aveva r colore dell’occhi tua.
Me so messo seduto e t’ho penzato,
e poco ce mancava che me cecavo co qua luce.
Perché certi tramonti so come i sogni proibbiti,
fanno male, ma nun poi fa a meno de sta a guardà.
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