Ognuno di noi ha conosciuto occhi che poi ha perso. Sguardi intensi, occhi negli occhi, mani sfiorate e baci rubati. Quella persona, unica e irripetibile ma persa nel tempo e che almeno una volta, nel tempo, abbiamo pensato profondamente. Sognando di incontrarla di nuovo, magari anche solo per sentirne il profumo. La persona a cui dedicare una poesia, una poesia sull’amore perso in romanesco.
Me penzi mai?
A quer bacio ce penzi mai?
A quer momento che ner monno c’eravamo solo io e te,
che nessuno ce vedeva, ma noi sì.
Che er core ce batteva così forte che quasi se spaccava.
Ce penzi mai a quer profumo, a la paura de sfiorasse e mani.
Che poi non se volemo più staccà.
E a me, ce penzi mai?
A come te guardavo mentre me parlavi?
Io te penzo, quarche vorta,
me basta n dettajo e risento quer battito.
Che poi è scivolato, così come n soffio.
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