Ecco un’altra poesia in romanesco. Quando si soffre o si sta male, per amore il più delle volte, ci vorrebbe un altro cuore. Che possa battere insieme al nostro, all’unisono. Così che se uno smette di battere, l’altro batte anche per lui. Romanesco, la lingua del cuore. ‘N artro core Me merito ‘n artro core, …
Ecco un’altra poesia in romanesco, la lingua del cuore. Quanto ci vuole ad essere felici? Cosa serve? Poco, davvero poco. Un abbraccio, con le braccia o con il cuore, per sentirsi ancora vivi: per sognare. ABBASTA POCO Che te credi Nun ce vò chissacché Pe esse felici abbasta poco Sentisse abbracciati dall’occhi de chi ami …
”Abbasta poco pe esse felici” – Poesie in romanesco Leggi altro »
Il romanesco ha un sapore magico, tutto suo. Detta da un romano, certo, questa affermazione può apparire autocelebrativa. Ma non è un caso se chi viene a Roma si innamora della città e anche di chi la abita. Con le sue inflessioni, che ricordano i film in bianco e nero, capaci di scaldare il cuore …
Romanesco, la lingua del cuore che diventa poesia Leggi altro »
